A pochi mesi dall’850esimo anniversario, la rivista mensile nazionale “Rogate ergo” dedica buona parte di un suo servizio al Miracolo Eucaristico di Santa Maria in Vado a Ferrara. Nel numero appena uscito di agosto/settembre, è Raffaele Iaria, capo redattore di “Migranti-Press” e autore del volume “I miracoli eucaristici in Italia” (Paoline, 2005), a firmare l’articolo intitolato “La fede oltre i miracoli eucaristici”.
Sono 17 i luoghi in Italia, su 132 in tutto il mondo, dove nei secoli si sono verificati eventi prodigiosi legati a miracoli eucaristici. Oltre a Ferrara, l’autore cita quelli di Bolsena, Siena e Lanciano.
Il servizio si apre proprio con l’evento miracoloso avvenuto nella nostra città il 28 marzo 1171, giorno di Pasqua: nella Chiesa di Santa Maria Anteriore (i cui resti dal 1495 verranno inglobati da quella che diventerà la Basilica di Santa Maria in Vado), durante la Celebrazione eucaristica presieduta dal priore Pietro da Verona, assistito da padre Bono, padre Leonardo e padre Aimone, allo spezzare del pane l'ostia consacrata sarebbe divenuta carne, e ne sarebbe uscito un forte fiotto di sangue che avrebbe macchiato la piccola e bassa volta sovrastante l'altare.
Nell’articolo Iaria cita le parole del nostro Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego: il miracolo, i cui segni sono ancora visibili nella Basilica di via Borgovado, “richiama alla conversione e a uno stile di vita cristiano che trova nell’Eucaristia, ‘il sacramento della fede’, ‘la fonte e il culmine della vita cristiana’ ”.
Significativo il fatto che Iaria, citando il frate francescano conventuale p. Nicola Nasuti, sottolinei come, in ogni caso, la fede rimane “oltre il confine del miracolo, situandosi nel doppio fuoco del dono di Dio e dell’assenso-consenso umano, libero e per ciò stesso meritorio”.
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